"STADIO TARDINI - INTERVENTO SULLA PETIZIONE"
Intervento al Consiglio Comunale del 03/04/2023
"STADIO TARDINI - INTERVENTO SULLA PETIZIONE"
Intervento al Consiglio Comunale del 03/04/2023
Vorrei iniziare questo mio intervento, rinnovando il ringraziamento a tutti i cittadini e alle associazioni che hanno sottoscritto questa petizione dando prova di voler essere parte attiva della nostra comunità e di volerlo fare non solo con una voce di contrasto e per urlare “NO”, ma in modo maturo e propositivo lavorando con gli organi elettivi della comunità.
Vengo ai punti della petizione.
Come abbiamo avuto modo di capire sia durante il dibattito in Commissione, sia qui oggi, il tema del “pubblico interesse”, cioè due punti sui tre indicati tra le richieste della petizione, non sarà più trattato dal Consiglio Comunale ma con buona probabilità invece a breve sarà oggetto di una nuova deliberazione della Giunta comunale. I consiglieri comunali quindi non hanno voce in capitolo oggi sul tema del “pubblico interesse” ma non torneranno ad averla nemmeno nei prossimi mesi.
Sul terzo punto quello della scuola Puccini faccio mie le richieste della petizione assicurando che la mia posizione sarà di vigile controllo sul mantenimento in funzione del plesso e degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Dato che purtroppo oggi non è possibile votare alcun punto della petizione, vorrei cogliere l’occasione per ricostruire la posizione del partito che rappresento sul tema Stadio immaginando che questa sarà una delle poche occasioni in cui avremo modo di farlo, essendo la prima in 9 mesi, nonostante le ripetute richieste fatte.
A marzo del 2021, cioè oltre due anni fa, Azione è stato uno dei primi partiti e attori politici a portare l’attenzione sul dibattito cittadino intorno allo Stadio. La città non conosceva il progetto ma si sapeva che di lì a pochi mesi l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto fare scelte fondamentali.
Quali erano i punti che allora abbiamo proposto al dibattito pubblico?
Primo: auspicavamo che il progetto presentato dal Parma Calcio all’Amministrazione venisse reso pubblico quanto prima.
Secondo: che la città potesse avere opzioni di scelta diverse, tra cui anche la proposta di un nuovo stadio situato in un’area diversa da quella dell’attuale Tardini che potesse provare anche a rispondere alla richiesta di una maggior facilità d’accesso rispetto al Quartiere Cittadella e minori criticità di mobilità, senza per forza consumo di suolo ma riqualificando alcune aree dismesse della città. Ci aspettavamo quindi che l’allora Amministrazione Pizzarotti, così zelante nel dichiarare che la proposta del Parma Calcio era “assolutamente in linea con la visione che l’amministrazione aveva sempre avuto dello stadio”, si potesse fare promotrice invece di un’interlocuzione più prudente con il Parma Calcio e che potesse prendere in considerazione appunto anche opzioni diverse.
Terzo: che il dibattito pubblico su un tema così sentito avrebbe potuto avere un esito finale anche attraverso le forme di partecipazione che la nostra democrazia già consente e cioè, il referendum consultivo che esiste già ed è già normato dai regolamenti comunali.
Sappiamo bene come è andata a finire: non è accaduto nulla di tutto questo. Anzi!
L’allora Sindaco e Vicesindaco non hanno brillato certo per doti di conciliazione. La Conferenza di Servizi preliminare si è chiusa con prescrizioni importanti. La relazione sul Piano Economico Finanziario del progetto che riportava un giudizio negativo non è stata inserita tra i documenti presentati al Consiglio Comunale per la votazione del “pubblico interesse”. L’allora opposizione consiliare votò contro il “pubblico interesse”. Poi ci furono le elezioni e una parte consistente della minoranza di allora è oggi in maggioranza.
Come ho già avuto modo di dire anche in occasione della seduta sul bilancio di previsione, le elezioni hanno costituito un punto cruciale nel dibattito sullo stadio. Non ammettere che la maggioranza dei parmigiani, anche attraverso il voto espresso sui programmi elettorali e la fiducia riposta nel candidato Sindaco ha indicato la strada da percorrere sarebbe miope e fuori dal tempo.
Nonostante questo riteniamo che in questo momento alcune enormi criticità continuino a persistere. Prime fra tutte:
non si conosce il nuovo progetto (il quarto? la terza versione del secondo?)
di conseguenza non si conosce il nuovo Piano Economico Finanziario
(mi auguro che quando saremo chiamati a deliberare sulla concessione del diritto di superficie e sulla convenzione avremo a disposizione tutta la documentazione necessaria nei tempi idonei per analisi e approfondimenti).
Inoltre:
i problemi di viabilità e traffico dell’intero quadrante sud-est della città legati ai giorni evento sembrano rimanere voce morta
Detto questo oggi auspichiamo che le nuove condizioni che saranno poste da questa Amministrazione non solo sapranno tenere insieme le esigenze scaturite dal dibattito pubblico con la città ma anche sapranno incontrare le esigenze imprenditoriali del privato che comprendiamo debbano necessariamente avere un equilibrio economico, in una relazione virtuosa dove pubblico e privato nei loro diversi ruoli abbiano grande consapevolezza di quanto questa operazione inciderà sul futuro della nostra città.
In questa nuova e delicata contrattazione riteniamo che debbano essere il Sindaco e l’Assessore ai Lavori Pubblici a dover assumere una posizione di guida di questo nuovo percorso. Non me ne voglia l’Assessore Bosi, ma riteniamo che dovrebbe fare un passo indietro su questo tema. Consideriamo che il suo operato nella passata Amministrazione sia stato eccessivamente divisivo per la città e non abbia consentito quel dibattito informato, puntuale e soprattutto pacato che Parma si meritava.
"STADIO TARDINI - INTERVENTO SULLA MOZIONE"
Intervento e dichiarazione di voto al Consiglio Comunale del 03/04/2023
Ho già espresso le riflessioni mie e del gruppo di Azione nel mio precedente intervento quindi ora mi occupo nello specifico della mozione che, questa sì, dovremo votare.
Credo che l’iter che ha portato a questa mozione non nasconda, neppure troppo, l’imbarazzo di una parte dell’attuale maggioranza che si era espressa in modo fortemente contrario all’”interesse pubblico” della proposta di rifacimento e gestione dello stadio Tardini presentata dal Parma Calcio non mille anni fa ma nella primavera del 2021.
Detto questo mi pare di buon senso che la maggioranza decida di tenere in considerazione le criticità emerse sia dal percorso partecipativo, sia dalla petizione e ne faccia un indirizzo politico vincolante per la nuova contrattazione con il privato.
In linea generale mi trovano pienamente d’accordo i punti che riguardano:
la consistente e sostanziale riduzione della durata della concessione (so di aver suscitato molta ilarità nel chiedere chiarimenti su questo punto in Commissione. Solo il futuro ci dirà se rideremo ancora tutti o qualcuno riderà meno degli altri perché mi sembra già chiaro da ora che questi due aggettivi siano interpretati in modo diverso tra i vari gruppi della maggioranza)
la salvaguardia della scuola Puccini-Pezzani (che mi pare sia stata assicurata da più parti sia ribandendo che non sono previsti ampliamenti dell’area oggetto di concessione, sia che il restringimento dell’area destinata al plesso scolastico, sia la demolizione dell’edificio scolastico non sono in discussione)
la volontà di ridurre gli impatti negativi su mobilità e viabilità relativa ai giorni di evento sia nel quartiere Cittadella sia nel resto della città
l’idea che il nuovo stadio possa diventare un luogo aperto alla città e realmente fruibile non solo in un’ottica commerciale.
Mi trovo invece più in difficoltà con alcuni concetti, anche questi assolutamente condivisibili, ma per cui fatico a trovare una concretezza e devo dirlo, a volte, data la loro genericità, mi paiono un po’ in contraddizione tra loro. Uno fra tutti: l’idea di sostenibilità economica, ambientale e sociale che oggi raccoglie molto consenso ma che nel nostro caso specifico credo significhi una ristrutturazione per stralci funzionali che si può dilungare molto nel tempo e forse non produrre il risparmio economico sperato.
A conclusione ritorno sul punto che riguarda l’informazione sullo stato di avanzamento dell’operazione Tardini al Consiglio Comunale. Ricordo che nella mozione dell’allora maggioranza l’ultimo punto citava proprio l’impegno richiesto a Sindaco e Giunta per “proseguire il puntuale e continuo aggiornamento del Consiglio Comunale nelle sue articolazioni sullo stato di avanzamento dell’iniziativa”. Spero che l’eliminazione di questo ultimo punto nella nuova mozione non nasconda altri significati.
Dichiarazione di voto
Nonostante i dubbi su alcuni punti espressi in precedenza, ricordo a me stessa prima di tutto che la mozione impegna politicamente il Sindaco e la sua Giunta.
Credo quindi stia tutto nell’interesse anche delle minoranze che Sindaco e Giunta si sentano responsabilizzati di un impegno che va al di là della loro stressa parte e rappresentanza politica ma che abbiano ben chiaro che è l’interesse di un’intera comunità quello che deve guidare la loro nuova azione nei confronti del Parma Calcio.
Naturalmente vale quello che ho già anticipato nel mio intervento sulla petizione: l’auspicio è che questa Amministrazione sappia dosare con accuratezza le esigenze scaturite dal dibattito pubblico e le richieste della proprietà del Parma Calcio in una rinnovata e più consapevole relazione tra pubblico e privato.
Annuncio che il mio voto sarà favorevole.
Il mio intervento sulla petizione dal min 02:29:00
Il mio intervento sulla mozione dal min 04:54:00 e la dichiarazione di voto dal min 05:27:00