VENERDì 21 APRILE 2023 - ore 12.00
presso la lapide in ricordo di Ines Bedeschi (Medaglia d'oro al Valor Militare) e Gino Buraldi
(Forma Futuro, Via Spezia 110 -Parma)
presso la lapide in ricordo di Ines Bedeschi (Medaglia d'oro al Valor Militare) e Gino Buraldi
(Forma Futuro, Via Spezia 110 -Parma)
Ho aderito convintamente all'iniziativa organizzata dal Presidente del Consiglio Comunale di Parma per celebrare il 25 aprile in tutti i quartieri della città. Come Capogruppo del Gruppo consiliare di Azione ho portato omaggio alla lapide in ricordo di Ines Bedeschi (Medaglia d'oro al Valor Militare) e Gino Buraldi (sita presso l'ente Forma Futuro di Via Spezia 110). Insieme agli studenti, agli insegnanti di Forma Futuro e al coordinatore del CCV Molinetto ho ricordato i molti partigiani e i civili che, pur nelle loro differenze culturali, politiche e religiose, ebbero il coraggio di opporsi con tutte le loro forze al nazifascismo, combattendo uniti per la libertà loro e per la costruzione dei nostri diritti. Non ho dubbio alcuno nel ribadire, come molti altri hanno fatto prima di me, che la Liberazione deve essere una festa che unisce, perché i valori fondativi della nostra Repubblica sono di tutti gli italiani. Degli italiani di ieri, di oggi e di domani, senza nessuna esclusione.
Sotto trovi il mio discorso completo.
La libertà conquistata che celebriamo il 25 aprile porta con sè grandi responsabilità e grandi doveri che tutti gli italiani sono chiamati a perseguire e sostenere. Questa libertà va curata ogni giorno nella consapevolezza che è il patrimonio più prezioso costruito per il nostro futuro e quello della nostra patria.
Dobbiamo sempre tenere a mente che la Liberazione non solo ha sancito la fine della guerra e della dittatura ma ha dato avvio in Italia e nei vicini Paesi europei ad un lungo periodo di pace, di democrazia, di pluralismo di idee e di azioni, di convivenza pacifica tra i popoli e ha gettato le basi per la nascita di quello spazio europeo che molti giovani oggi sentono come una casa comune.
Tuttavia è proprio un conflitto interno all’Europa e inimmaginabile fino allo scorso anno, a ricordarci che la scelta di essere liberi non è scontata, non è banale, ma anzi si porta dietro costi elevatissimi e richiede un grande coraggio, unità di visione e di intenti.
Oggi qui insieme a voi vorrei ricordare i molti partigiani e i civili che, pur nelle loro differenze culturali, politiche e religiose, ebbero il coraggio di opporsi con tutte le loro forze al nazifascismo, combattendo uniti per la libertà loro e per la costruzione dei nostri diritti.
Non ho dubbio alcuno nel ribadire, come molti altri hanno fatto prima di me, che la Liberazione deve essere una festa che unisce, perché i valori fondativi della nostra Repubblica sono di tutti gli italiani. Degli italiani di ieri, di oggi e di domani, senza nessuna esclusione.
Per questi motivi vorrei concludere il mio intervento con l’augurio ai ragazzi che oggi sono qui presenti di coltivare e mantenere sempre viva la memoria storica che ha reso l’Italia una democrazia libera.
Di praticare nella vostra vita la tolleranza e l’inclusione.
Di contribuire ognuno nelle proprie possibilità e capacità a rinsaldare ogni giorno un futuro di libertà affinchè questa nostra Italia sia sempre migliore e di farlo con quella stessa forza, coraggio e unità che i parmigiani della Resistenza e del movimento di Liberazione Nazionale hanno saputo trovare e agire e che la Medaglia d’Oro al Valor Militare della nostra città ci aiuterà a ricordare per sempre.
Serena Brandini
Capogruppo Azione