"FIERE DI PARMA: ACQUISIZIONE DI "TUTTOFOOD" E RAPPORTO CON FIERE MILANO"
Intervento e dichiarazione di voto al Consiglio Comunale del 06/03/2023
"FIERE DI PARMA: ACQUISIZIONE DI "TUTTOFOOD" E RAPPORTO CON FIERE MILANO"
Intervento e dichiarazione di voto al Consiglio Comunale del 06/03/2023
Come si sottolinea fin da quando abbiamo iniziato la discussione su questo tema, le Fiere di Parma rivestono sicuramente un ruolo strategico e fondamentale nel tessuto economico della nostra città e della nostra provincia.
Consapevole di questo e pure dell’estrema difficoltà e complessità dell’operazione su cui oggi questo Consiglio si trova a deliberare e che ci è stata illustrata per i rispettivi ambiti e competenze dal Sindaco, dal Vicesindaco, dal Dott. Criscuolo e anche dal Dott. Gandolfi presente Commissione venerdì e prima ancora anche dal Dott. Cellie, vorrei fare alcune considerazioni sul futuro.
Sul futuro perché, nel mio ruolo di minoranza, sono anche consapevole che se siamo oggi in questo Consiglio a votare questa delibera è perché gli attori protagonisti hanno lavorato per addivenire ad un accordo che potesse tenere in considerazione al meglio le diverse istanze, richieste e sensibilità. In caso diverso noi oggi non saremmo qui.
Per questo non mi concentrerò solo sul tema dello Statuto, degli accordi di sindacato tra azionisti pubblici e delle basi normative su cui si è scelto di costruire l’impianto di acquisizione di TuttoFood, ma vorrei invece sottolineare alcuni punti che sono, ci tengo a dirlo, anche la sintesi di quanto il partito di Azione Parma ritiene.
Primo: i competitor e gli interlocutori a cui le nostre Fiere devono sempre più guardare non si trovano qui, ma a Parigi, Colonia, in Europa e nel mondo. La necessità di avere un soggetto e governance di dimensioni tali da reggere e consolidare relazioni internazionali è improrogabile.
Secondo: solo il tempo ci dirà se lo Statuto e gli accordi di sindacato avranno funzionato tenendo nelle mani dei soci pubblici l’aggancio con il territorio, perché sappiamo bene che la realtà è meravigliosa nel superare la fantasia. Sicuramente sembrano configurarsi come tutele della governance pubblica le modifiche dello Statuto relative alla maggioranza rafforzata all’85% del capitale sociale per la definizione di buona parte delle scelte strategiche, tra cui quelle che riguardano la sede di Cibus, l’aumento dei componenti del Consiglio d’Amministrazione, l’eliminazione della terza lista con la l’elezione del Presidente del Consiglio di Amministrazione tra gli eletti della lista risultata seconda, cioè presumibilmente la lista dei soci pubblici. Nutriamo qualche dubbio invece sull’assenza della “clausola anti diluizione”, anche se abbiamo compreso dalle parole del Dott. Gandolfi che, se si verificasse, il caso sarebbe più unico che raro.
Tuttavia non mi stupirei se in futuro si verificasse proprio quello che un paio di giorni fa si pensava impossibile accadesse.
Mi sorprenderei però, questo sì davvero, nello scoprire che il territorio, il nostro territorio avesse rimesso nelle sole mani dello Statuto e delle norme la sua volontà di essere protagonista e centrale.
Oggi cioè, oltre al risultato di un accordo sulla carta, credo occorra avere consapevolezza che avendo deciso, a nostro avviso giustamente, di alzare la barra della nostra competitività, Parma dovrà avere tutte le carte in regola per giocare in un campo internazionale. Questo significa che ognuno degli attori del territorio dovrà farà la sua parte.
Al pubblico quindi non si deve chiedere solo di vigilare sugli accordi ma di lavorare assiduamente per dotare Parma di un sistema di infrastrutture e servizi che consenta a Parma di continuare ad essere la sede più idonea e attrattiva per ospitare Cibus ma anche per Mercante in Fiera, Fiera del Camper e altre Fiere ancora. Parlo di Alta Velocità, con fermata alla Fiere e attivazione fin da subito dell’interconnessione; di un piano di sviluppo strategico dell’aeroporto; di un sistema viario che veda finalmente ricongiungere Parma con il resto d’Italia e d’Europa: a partire dalla Via Emilia Bis, poi Ti-Bre, Pedemontana, Cispadana. Di continuare a puntare sull’importante riconoscimento di “Città Creativa Unesco per la Gastronomia”, sulla presenza dell’Efsa e di progetti di alta formazione in ambito Food, come l’Area Food dell’Università di Parma.
Ho la certezza che se il pubblico farà la sua parte, sicuramente il privato non si tirerà indietro.
Ultimo punto: i risultati si ottengono anche grazie alle strutture organizzative. Lo stesso Dott. Gandolfi in Commissione venerdì sottolineava questo aspetto. Se la struttura organizzativa di Fiere di Parma ha dimostrato di riuscire a raggiungere i risultati attesi e anche oltre, occorre riconoscere che, seppur nelle sue ridotte dimensioni, il modello organizzativo che unisce agilità, velocità a grande competenza, funziona e va preservato.
Il tempo quindi ci dirà se noi qui oggi, abbiamo gettato le basi per una scelta vincente, ma il futuro di questa scelta, il vero futuro è nelle mani di un territorio intero, nella sua consapevolezza e volontà di rendersi sempre più attrattivo, nella sua decisione di mostrarsi unito, compatto e solidale.
Dichiarazione di voto
Il mio voto sarà il voto del partito che rappresento, di Azione Parma, e come introdotto nel mio primo intervento, è motivato dall’opportunità di agire nell’interesse del territorio e del suo sistema produttivo con particolare riferimento al settore alimentare e a tutta la filiera.
Tuttavia non posso tacere che il percorso che ci ha portati oggi in Consiglio, non ci convince. Ho ben compreso che i tempi sono stati serrati, che sono stati richiesti pareri e che anche i momenti di trattativa talvolta hanno contribuito ad arrivare al limite della tempistica. Adesso rischio di diventare noiosa e dire cose che ho già detto, ma i documenti sono pervenuti ai consiglieri tardi e per la delicatezza e complessità del tema, dichiarata da tutti anche oggi, non è stato possibile studiarli e analizzarli con la dovuta attenzione.
Ribadisco quindi e ci terrei che fosse messo a verbale, non so se sia possibile, che il percorso che ci porta a questa scelta, non è quello auspicato perché decisioni così importanti che chiamano in causa la responsabilità dell’intero Consiglio Comunale, come tra l’altro ci hanno anche ricordato il Capogruppo Campanini e Bocchi, devono necessariamente richiedere un maggiore coinvolgimento di questo organo di rappresentanza e indirizzo politico.
Al Sindaco Guerra vorrei fare un appello: ognuno dei presenti in questo consesso si assume la responsabilità di un passo importante. I passaggi importanti richiedono coinvolgimento preventivo, studio e analisi degli atti in modo che si possa portare un contributo costruttivo. Così non è stato per questa delibera.
Siamo preoccupati perché il rischio che le partite importanti che segneranno questa consigliatura vengano trattate in questo modo è alto. Bisogna evitare, lo dico con forza, che temi come l'aeroporto, lo Stadio, il PUG e tutti i temi strategici per la nostra città seguano un percorso interno solo alla maggioranza consiliare.
Il Consiglio Comunale è l'organo di indirizzo politico, non va dimenticato, e l'indirizzo politico è una responsabilità che investe tutti i consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza.
Per questi motivi non voto una delibera di questa portata a cuor leggero, ma confermo il mio voto favorevole: oggi Azione Parma non si sottrae alla responsabilità di condividere questa scelta e vota convintamente a favore.
Il mio intervento dal min 03:22:35 e la dichiarazione di voto dal min 04:36:00