"BILANCIO PREVENTIVO 2023-2025"
Intervento al Consiglio Comunale del 21/12/2022 e
Dichiarazione di voto al Bilancio Preventivo 2023-2025
"BILANCIO PREVENTIVO 2023-2025"
Intervento al Consiglio Comunale del 21/12/2022 e
Dichiarazione di voto al Bilancio Preventivo 2023-2025
INTERVENTO ALLA DISCUSSIONE
(tempo massimo dell'intervento dei Consiglieri comunali: 6 minuti)
Fin dall’inizio dei lavori di questo Consiglio ho inteso il mio ruolo di minoranza a servizio della nostra comunità e tenendo ben a mente questo mio impegno, oggi intervengo nel dibattito cercando di portare un punto di vista che possa contribuire ad una riflessione costruttiva e di principio nella speranza, lo dico apertamente e senza troppi giri di parole, che anche la maggioranza, che oggi vede componenti che fino a qualche mese fa sedevano nella stessa posizione da cui parlo io oggi, possa riuscire a far tesoro di ragionamenti non suoi ma che possono essere utili appunto alla crescita della nostra città. Dato il tempo limitato dell’intervento rivolgerò la mia attenzione solo su alcuni punti che ritengo fondamentali.
Emergenze sociali e nuove sfide
Inizio dal tema del sociale. Ascoltare le parole del Sindaco e della Giunta sulla volontà di mantenere un sistema di servizi che – cito testualmente - “abbia le spalle larghe”, mantenendo quindi invariate le tariffe dei servizi a domanda individuale, delle prestazioni sociali e andando ad aumentare in modo stabile l’area di esenzione IRPEF fino a 12 mila € è sicuramente un grande impegno sia in termini economici che di investimento per il futuro e non può che trovarmi d’accordo. Così come le scelte di impegnarsi per dare riposte più efficaci alla sempre crescente emergenza abitativa (che, lo voglio ricordare riguarda non solo i nostri residenti ma anche le migliaia di studenti che frequentano la nostra Università) e pure l’emergenza legata ai rincari energetici. Sempre su questa scia, anche la volontà politica di ridefinire con i molteplici attori che operano nel mondo del sociale una relazione di confronto, dialogo e partecipazione strutturata credo vada nella direzione giusta, cioè quella di ristabilire un ruolo di ascolto attivo da parte dell’Amministrazione che negli ultimi anni è parsa piuttosto sorda.
La conferma di questo indubbiamente gravoso impegno economico, unita all’”incertezza dei tempi” che più e più volte è stata sottolineata anche dal Sindaco, non possono tuttavia costituire una giustificazione a qualsiasi scelta operata. Ci sono momenti storici, e forse oggi siamo in uno di questi, in cui le Amministrazioni si trovano a dover effettuare scelte coraggiose e al tempo stesso impopolari, scelte strategiche per il futuro che altrimenti rischia di riproporsi esattamente identico al passato con il serio pericolo di fornire risposte sorpassate a problemi invece nuovi e inaspettati.
Il PNRR “blindato”
In quest’ottica si inserisce la mia riflessione rispetto alla prosecuzione di fatto “blindata” degli interventi finanziati dal PNRR. L’aumento dei posti nei nidi e nelle scuole dell’infanzia con la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico dei plessi scolastici anche grazie ad importanti finanziamenti ottenuti sul PNRR sono obiettivi che non possono sicuramente essere messi in discussione. Tuttavia l’avvicinarsi a grandi passi anche nella nostra regione di un inverno demografico con connotazione sempre più rigide (lo vediamo anche dal trend potenziale dei nidi e scuole d’infanzia riportato sullo stesso DUP) credo debba già da ora imporci una programmazione rispetto a luoghi che non potranno più essere utilizzati solo per fini scolastici ma che dovranno necessariamente aprirsi alla città con forme e modalità che andrebbero già da ora progettate e sperimentate. La speranza è che si gettino le basi già nel 2023 per realizzare l’obiettivo definito nel DUP “Oltre la scuola” e previsto per il 2024 e che pure questo obiettivo possa essere ampliato non solo alla lotta alla dispersione scolastica ma, per esempio, anche alla creazione di nuovi luoghi di formazione continua per adulti o di spazi laboratoriali per giovani aperti all’incubazione di start up o co-working. Insomma spazi non solo costruiti ex novo ma nuove modalità di pensare e vivere l’apprendimento in questi stessi luoghi.
Mobilità sostenibile e integrata
Un discorso simile vale per i progetti del PNRR legati alla mobilità con particolare riferimento alle piste ciclabili. L’ampliamento del kilometraggio delle ciclabili, con la creazione di percorsi sicuri che connettano non solo la città ma anche le frazioni, persegue giustamente gli obiettivi del PUMS. Tuttavia non possiamo dimenticare che non tutti i cittadini di Parma possono utilizzare agevolmente la propria bicicletta come unico mezzo di trasporto e che non tutte le persone che sono in transito a Parma sono residenti in città. I parcheggi scambiatori presenti su tutte le grandi vie di penetrazione verso il centro della città e i suoi luoghi sensibili (Ospedale, DUC, stazione, fiere, aeroporto, ecc) necessitano di un restyling progettuale complessivo che ridefinisca il servizio che si intende fornire a cittadini e turisti oltre che di interventi “smart” come indicati nel Programma Triennale dei lavori pubblici. Strettamente collegato al tema dei parcheggi è quello dell’ampliamento dell’offerta di mezzi pubblici sia per l’ingresso al centro storico che da/per le frazioni. E’ apprezzabile il rinnovo del parco mezzi anche grazie al contributo PNRR, ma stupisce che, anche in previsione di un aumento dei P-days, per il 2023 sia previsto 1 solo mezzo piccolo per l’accesso in ZTL. Senza voler entrare nel dettaglio, ma solo come spunto che spero avremo la possibilità di approfondire quando finalmente la discussione sul nuovo progetto dello Stadio Tardini approderà in questo Consiglio, non è possibile tacere il fatto che da questa programmazione 2023-2025 parrebbe esclusa una nuova progettazione della viabilità e mobilità dei quartieri che più subiscono le chiusure e le limitazioni connesse alle attività dello Stadio.
Parma di nuovo al centro dell’Emilia Occidentale
Da ultimo affronto il tema che, come gruppo politico, mi sta più a cuore e cioè quello della progettazione di una Parma inserita in un sistema di infrastrutture che ne consenta un concreto e sostenibile sviluppo economico, industriale e turistico. Una città che miri seriamente ad essere il fulcro dell’Emilia Occidentale e che la riconnetta con il resto dell’Italia e dell’Europa. Ritengo che gli interventi sulla viabilità legati allo sviluppo del polo fieristico e dell’aeroporto decurtati di quasi 2 milioni di euro rischino di perdere il loro reale obiettivo, e quindi di essere non solo poco efficaci nella valorizzazione dei servizi di supporto all’aeroporto ma pure di esporre le Fiere di Parma ad un impoverimento della stessa offerta fieristica. Per inciso rilevo che l’approvazione piano di sviluppo aeroportuale viene rimandato direttamente all’ultimo anno di previsione di questo bilancio, il 2025. Rimango anche un po’ sorpresa nel leggere nel DUP che non c’è l’intenzione di attivare l’interconnessione TAV già a partire dal 2023 ma la si posticipa al 2024, prevedendo per il 2023 il solo progetto di fattibilità per la stazione AV alle Fiere.
Su questo punto e, vado in conclusione, mi sento fare una richiesta e proposta insieme. Esattamente come sta accadendo per il “Patto sociale” questa Amministrazione, unitamente a quella provinciale, dovrebbe raccogliere intorno a sé istituzioni, forze imprenditoriali, politiche, sociali, Università con l’obiettivo di tornare a progettare in modo sinergico un sistema infrastrutturale sensato, sostenibile e soprattutto intermodale dove strade, ferrovie e aeroporto insieme costruiscano una risposta efficace ad un bisogno di mobilità sempre più complesso e appunto interconnesso.
DICHIARAZIONE DI VOTO
(tempo massimo dell'intervento dei Consiglieri comunali: 3 minuti)
Vorrei usare questi pochi minuti non solo per indicare quale sarà il mio voto e darne le motivazioni ma per sottolineare le condizioni in cui si sono svolti i lavori che porteranno alla votazione di questo primo bilancio di previsione della nuova amministrazione. Non più di sei mesi fa tutti noi abbiamo affrontato una campagna elettorale difficile a tratti dura e che ci ha visto su posizioni anche nettamente contrapposte.
Nonostante le diversità anche programmatiche che contraddistinguono i nostri gruppi consiliari, per 12 ore ieri e ancora oggi, tutti noi consiglieri, unitamente al sindaco e alla giunta siamo stati seduti in questa sala a discutere di temi concreti che riguardano la vita dei nostri concittadini e il futuro della nostra città Lo abbiamo fatto agendo ognuno nel suo ruolo di minoranza e di maggioranza, ma con un grande senso di responsabilità. A voler essere sinceri stamattina alle 3.30 ci siamo un po’ persi per strada (ma sicuramente il lavoro serrato fatto nelle lunghe ore precedenti e il metodo di lavoro, serio, che abbiamo seguito hanno dato risultati evidenti.
Quindi, dato che questo è il mio primo Bilancio preventivo, ci tengo a ringraziare tutti i colleghi di questa esperienza: faticosa ma molto molto costruttiva e spero produttiva per la nostra Parma.
Vengo alla dichiarazione di voto. Come ho già anticipato ieri in questo bilancio ho trovato alcuni punti di incontro con le priorità che ritengo debba affrontare la nostra città nei prossimi anni in particolare sul tema del sociale (con il sostegno alle famiglie, il contrasto alle povertà emergenti e alle emergenze a partire da quella abitativa). Così come un nuovo approccio di ascolto attivo e partecipativo di tutti gli attori coinvolti in questo settore così cruciale.
Tuttavia ci sono altri temi che, a mio avviso non trovano risposte adeguate o almeno non le trovano ora: primo fra tutte è quello che ho sottolineato nella maggior parte dei miei interventi e cioè quello delle infrastrutture. Mancano o non sono evidenti in modo chiaro scelte strategiche su un sistema integrato di infrastrutture che pongano inequivocabilmente le basi per la centralità di Parma come fulcro dell’Emilia Occidentale. Gli investimenti sulle infrastrutture a supporto delle Fiere e dell’aeroporto sono ridotti rispetto alla scorso bilancio. Mancano completamente previsioni di collegamenti tra l’aeroporto e la stazione. Questo mi fa pensare che non sia ancora stata definita una chiara linea per lo sviluppo dell’aeroporto ma pure una scelta che eviti chiaramente che la proposta fierisitica non si diriga fuori da Parma. La stessa attivazione dell’interconnessione TAV viene anticipata al 2023 con l’accoglimento di una nostra richiesta specifica.
A questi temi si aggiungono quelli degli investimenti nelle strutture sportive del Palazzetto dello Sport e dello Stadio Tardini. Non dico nulla di nuovo sul fatto che su queste scelte le nostre posizioni sono completamente alternative, ma pur cercando di condividere la decisione degli elettori che hanno di fatto avvallato la ristrutturazione dello Stadio “lì dov’è”, mi pare che il bilancio non tracci nessuna proposta ad una viabilità e mobilità che, inutile negarlo, nei giorni di utilizzo dello Stadio è insostenibile.
Stesso discorso vale per il Palazzetto dello Sport. Investimenti importati per avere a disposizione uno spazio piccolo e forse (speriamo!) maggiormente efficiente da un punto di vista energetico.
Ecco, pur comprendendo tutte le difficoltà economiche e della “certezza di tempi incerti”, ritengo che su queste scelte si potessero fare valutazioni diverse, più coraggiose, più lungimiranti.
Per questo annuncio il mio voto contrario pur confermando l’atteggiamento propositivo che spero abbia contraddistinto la mia attività fino ad oggi.