"BILANCIO PREVENTIVO 2024-2026"
Intervento al Consiglio Comunale del 20/12/2023 e
Dichiarazione di voto al Bilancio Preventivo 2024-2026
"BILANCIO PREVENTIVO 2024-2026"
Intervento al Consiglio Comunale del 20/12/2023 e
Dichiarazione di voto al Bilancio Preventivo 2024-2026
INTERVENTO ALLA DISCUSSIONE
(tempo massimo dell'intervento dei Consiglieri comunali: 6 minuti)
(leggi qui le mozioni al bilancio preventivo 2024-2026)
Come nel mio intervento dello scorso anno, vorrei iniziare questa discussione sul bilancio preventivo 2024-2026 sottolineando il ruolo di minoranza costruttiva e sempre a servizio della nostra comunità che, come rappresentante del partito di Azione in questo Consiglio comunale, ho cercato di svolgere fino ad oggi. Un lavoro che ha portato il nostro gruppo di Azione a valutare con attenzione e sempre nel merito ogni provvedimento arrivato al voto.
Cercherò quindi di continuare per questa strada tracciata, lasciando alla dichiarazione di voto finale alcune riflessioni più politiche.
Nelle settimane scorse nelle tante commissioni dedicate a questo bilancio preventivo, abbiamo ascoltato direttamente dalle parole del Sindaco e degli Assessori ripetere che anche per quest’anno, come l’anno scorso del resto, ci troviamo di fronte ad un bilancio “blindato” che risente negativamente di componenti economico-finanziarie nazionali e internazionali. Se da un lato, infatti, stiamo ritrovando una semi-normalità legata ai prezzi dell’energia, è diventata invece critica la situazione dell’inflazione, che nonostante sia in diminuzione in questi ultimi mesi, continua ad avere conseguenze molto impattanti sul costo dei servizi che necessitano di indicizzazione.
A questo si aggiungono in modo preoccupante anche alcune scelte del Governo, speriamo non confermate, che ricadono direttamente sui servizi comunali come per esempio l’assenza per il 2024 del contributo ministeriale del fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale dell’importo di 1,750 mln € o la riduzione di circa di 2 mln € del fondo di solidarietà causato paradossalmente da una maggior capacità di incasso da parte delle Amministrazioni più virtuose.
Anche per questi motivi, il bilancio 2024-2026 appare non solo blindato, ma “doppiamente blindato”.
Sulla parte degli investimenti, dallo scorso anno avevamo capito che non ci sarebbero stati spazi diversi da quelli già occupati dal PNRR, cioè – è sempre bene ricordarlo - dai progetti decisi dall’ex Sindaco Federico Pizzarotti e dalla sua Giunta e che, anche questo va giustamente ricordato, stanno procedendo con le tempistiche stabilite.
Oggi tuttavia appare quasi completamente bloccata anche la parte corrente che non solo vede una diminuzione delle entrate di circa il 5% (che diventa più del 12% se si considera anche l’avanzo di amministrazione 2022), ma che, come ha esplicitato anche l’Assessore Bosi durante la sua presentazione, vede una spesa incomprimibile che raggiunge la percentuale elevatissima del 98,41%, se si contano come incomprimibili, come io credo si debba correttamente fare, anche le spese relative al Teatro Regio.
Per questo sulle spese correnti, a partire da quelle per i servizi e alla loro governance, vanno fatte alcune riflessioni che riflettono anche sulla parte degli investimenti.
Partiamo dalle spese per la gestione dei nidi e scuole dell’infanzia: nonostante uno stanziamento di circa 6,7 mln € spiace constatare lo stato di confusione che ci pare ancora guidare questa amministrazione su questo tema ormai al suo secondo bilancio di previsione. I numeri, che sono riportati anche sul DUP, sono chiari: da un lato, infatti, confermano che la potenziale utenza dei servizi educativi per la prima infanzia e infanzia è in costante calo, ma dall’altro riportano un aumento annuale della domanda degli stessi servizi di circa il 10%. Questo aumento della domanda con buona probabilità si collega anche ad un aumento del tasso di occupazione femminile che a Parma nel 2022 si attesta fra i più alti della Regione, cioè al 63,2% ma che purtroppo è ancora fatto di contratti saltuari per lo più nel settore dei servizi. Ragion per cui, se davvero il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e del sostegno all’autonomia economica delle donne, si pone come guida alle politiche di questa amministrazione, non dovrebbe essere difficile avere come priorità l’abbattimento immediato delle liste d’attesa per i nidi e le scuole dell’infanzia, ora, subito, non pensando solo che il problema sarà risolto con i 190 posti per l’anno scolastico 2026/2027. Purtroppo non abbiamo ancora capito se la convenzione o le convenzioni con le scuole paritarie per aumentare il numero di posti disponibili, speriamo per la prossima annualità e almeno nelle scuole dell’infanzia, di cui l’Assessore Bonetti ci parla da oltre due mesi, vedranno finalmente la luce oppure no. Ripeto, a quasi due anni dall’insediamento di questa nuova Giunta, il tema ci sembra affrontato in modo molto confuso e poco efficace.
Secondo punto: le spese per i mutui. Nonostante il tasso d’indebitamento anche per il 2024 risulti di molto sotto la soglia limite prevista dalla normativa, la previsione è quella di accendere mutui per un totale di oltre 83 mln € in tre anni, portando il debito residuo totale presunto al 2026 a quasi 152 mln € dai 109,5 mln € al 31/12/2023. Questo provocherà cioè un aumento delle spese per mutui di circa 1 mln € all’anno. Chiaro che le opere pubbliche non si fanno con i mattoncini lego, ma data la difficoltà di coprire le spese correnti per i servizi ai cittadini, occorre più che mai portare attenzione nella scelta e nella priorità delle opere da realizzare. Su questo punto, per esempio, mi unisco ai dubbi sollevati dal Consigliere Ottolini in Commissione sulla opportunità di realizzare alcune piste ciclabili che sembrerebbero prioritarie non tanto per la reale necessità, ma piuttosto perché abbastanza facili da realizzare trovandosi su tracciati, diciamo lineari! E d’altra parte invece la necessità di chiarire quanto prima, come evidenziato anche da altri Consiglieri, quali saranno e in quali frazioni gli interventi descritti come “Zone 30 frazioni principali”, “Zone 30 altre frazioni”, “Interventi di messa in sicurezza frazioni” per cui sono previsti mutui ordinari per un importo totale di 1,2 mln nel 2025. Siamo di fronte ad una speranza di poterci occupare anche delle frazioni oltre ai quartieri più centrali della città o è una seria priorità, non sicuramente per il 2024 dato che non ci sono risorse sulla prossima annualità, ma almeno per il 2025? Discorso analogo per la Piscina di Via Zarotto il cui importo da 3,650 mln € finanziato con mutuo nel 2024 appare un po’ onirico anche guardando all’esperienza del Palazzetto inclusivo di Moletolo di cui abbiamo ormai perso il conto delle variazioni di bilancio per coprire gli aumenti della spesa.
Il terzo punto riguarda la copertura dei servizi a domanda individuale. Mi trova d’accordo la scelta di non aumentare le tariffe dei servizi per non gravare sulle famiglie in un periodo che si prospetta economicamente non facile. E chi non è d’accordo! Tuttavia la percentuale di copertura dei servizi oggi risulta molto diversificata. Si va infatti dal 91% di copertura delle spese per le mense scolastiche, al 3,12% di copertura per le spese dei campi e impianti sportivi all’aperto. Forse un maggior equilibrio tra queste coperture potrebbe portare sia più equità di trattamento ma anche un aumento delle entrate per l’Amministrazione. Non si può inoltre non notare che se è sicuramente corretta l’affermazione che “questa Amministrazione non ha aumentato le tariffe”, non si può certo tacere che: i tributi sono praticamente al massimo delle aliquote, si pensi all’IMU, quindi ulteriori aumenti non sono possibili per legge. La no tax area dell’addizionale IRPEF non è stata alzata per il 2024 e non verrà alzata nemmeno in futuro dato che, come ci ha puntualmente esposto l’Assessore Bosi, affinché le famiglie riescano davvero a percepire una diminuzione concreta legata a questa spesa, l’Amministrazione avrebbe dovuto rinunciare ad un’entrata considerevole per le casse comunali e difficilmente sostenibile. I biglietti per il servizio bus sono aumentati lo scorso anno e abbiamo già avuto informazione che aumenteranno anche nel 2024. Vedremo se il nuovo bando di gestione dei servizi per l’infanzia porterà delle novità anche in questo senso, dato che, come si diceva all’inizio, un aumento delle spese correnti di questo bilancio deriva dalle indicizzazioni dei servizi all’inflazione. Riflettendo su questi aumenti, provo a ritornare su una proposta che ho già fatto in Commissione: con le previsioni di aumento dei turisti anche grazie alla valorizzazione dell’aeroporto Verdi, si potrebbe valutare un aumento dell’imposta di soggiorno che possa sopperire alla riduzione dei contributi per attività turistiche che purtroppo per il 2024 è stimata in circa 400.000 € e che, come ci ha indicato anche il Vicesindaco Lavagetto, probabilmente colpirà anche gli eventi del Concerto di Capodanno che, già da quest’anno abbiamo appreso saranno più sobri … come lo Stadio …
Quarto ed ultimo punto e mi avvio alla conclusione: il personale. Benissimo la conferma dell’arrivo imminente dei nuovi operatori di polizia locale, già formati e già vestiti, che per il blocco dei concorsi causa Emergenza in Romagna non sono stati assunti nel 2023. Ma credo sia però particolarmente importante effettuare un monitoraggio puntuale sull’efficacia del nuovo assetto organizzativo dell’Ente anche sulla base dei metodi di valutazione che ci ha presentato il Dott. Criscuolo e darne la dovuta visibilità. Guardando poi i dati della pianta organica del Comune, da donna lavoratrice e da funzionaria della PA, non posso non rilevare quanta strada ci sia ancora da fare sul tema della parità tra generi. Cito solo alcuni dati che per me sono un colpo al cuore, lo dico senza vergogna: sui 1248 dipendenti al 30/09/2023, la quota femminile è pari al 76%. Una percentuale molto elevata che purtroppo si spiega entrando nel dettaglio dei dati altrettanto elevati, se confrontati con gli stessi della componente maschile, che riguardano la richiesta di part-time, telelavoro, smart working, flessibilità oraria. E che si somma al dato, a mio avviso drammatico, della percentuale di donne con incarico dirigenziale e cioè lo 0,8% contro il 5% dei dirigenti uomini. Certo la selezione dei dirigenti segue concorsi pubblici ma credo sia necessario mettere in atto tutto quanto consentito dalla legge per poter rendere questa tanto sbandierata parità di genere davvero concreta. Il primo passo potrebbe essere quello, finalmente, di avere alla Presidenza dei CdA delle partecipate del Gruppo Parma anche qualche donna e sono convinta che non sia così difficile trovare donne preparate, competenti e pronte a farsi carico, esattamente come i colleghi uomini, di importanti responsabilità professionali.
Intanto per cominciare si potrebbe tornare a chiamare con il suo vero nome la strada di Corcagnano dove si spera possa essere realizzata a breve la rotonda e cioè Via GinA Romani e non GinO Romani come continuamente è indicato nel DUP e nel Triennale delle opere pubbliche.
Il mio intervento alla discussione al bilancio dal min 1:50:57 e la mia Dichiarazione di voto dal min 3:58:00
DICHIARAZIONE DI VOTO
(tempo massimo dell'intervento dei Consiglieri comunali: 3 minuti)
Nel mio precedente intervento ho detto che il nostro gruppo di Azione ha sempre valutato ogni provvedimento portato al voto in questo Consiglio con attenzione ed entrando nel merito delle questioni.
Non è stata una casualità o un mero calcolo di palazzo, quindi, se ci siamo trovati a sostenere questa maggioranza in alcuni momenti, diciamo, “cruciali” per il futuro della città. Ma una scelta consapevole.
E’ accaduto più di una volta: con la mozione sullo Stadio, con il voto per il Regolamento delle attività commerciali in centro storico, con quello sulle Fiere e da ultimo nella situazione assai singolare in cui la maggioranza ha perso ben 6 voti sul Masterplan dell’Aeroporto Verdi.
Torno a parlare di queste situazioni perché l’espressione di voto su un atto programmatorio fondamentale come quello del Bilancio di previsione non può prescindere anche da un giudizio politico oltre che tecnico su come questa maggioranza sta affrontando i temi strategici che hanno segnato dapprima la campagna elettorale e che oggi sono priorità nell’agenda di governo della città.
Non ho difficoltà ad ammettere che le scelte in tema di welfare, su anziani, minori, disabili, housing sociale e pure sulla delicatissima questione della gestione dei rifugiati al Centro di Martorano, ci trovano in accordo con l’Amministrazione. Così come condividiamo la strategia di puntare ad un protagonismo dei giovani attraverso la sfida di Parma Capitale Europea dei Giovani a cui già, nelle nostre possibilità, stiamo cercando di collaborare.
Pur avendo criticato fin da subito alcune progettualità legate al PNRR, come per esempio l’intervento sul Palazzetto dello Sport o quello sull’Ospedale Vecchio, ci rassicura sapere che tutti gli appalti legati alle risorse PNRR hanno finora rispettato i tempi di programmazione senza ricorsi e situazioni di criticità.
Sul PUG nutriamo diverse importanti perplessità che speriamo possano trovare presto risposte meno teoriche e più puntuali.
Ci preoccupa molto invece la gestione del tema della sicurezza che crediamo debba essere trattata in modo più incisivo unitamente al tema del sostegno al commercio sia in centro storico che nei quartieri e quella delle pedonalizzazioni che pensiamo non possa prescindere da attente e precise valutazioni su come poter garantire a tutti (per primi anziani e disabili) la possibilità di raggiungere agevolmente i propri luoghi di interesse, se non con l’auto, almeno con i mezzi pubblici.
Ci sono poi invece alcuni punti nodali sui quali proprio non riusciamo a capire quale sia la linea di questa maggioranza ed in particolare quella del partito di maggioranza relativa che esprime non solo la maggior parte dei consiglieri comunali ma anche il Vicesindaco e alcuni Assessori di peso.
Partiamo dal rapporto tra il pubblico e il privato nella progettazione, gestione ed erogazione dei servizi:
quale governance si sta cercando di costruire per esempio sui servizi educativi 0-6, ammesso che esistano già ora come ha più volte sostenuto l’Assessora Bonetti?
quale sarà il futuro di Parma Infanzia al di là delle attestazioni di stima rivolte più volte ai dipendenti?
la “finanza di progetto”, come ama definirla Dott. Criscuolo, considerata il peggiore dei mali dalla passata amministrazione ma anche da una parte di quella attuale, tanto da correre il rischio di dover pagare un debito fuori bilancio di 1,5 mln € sull’Ospedale Vecchio, oggi diventa realmente una strada percorribile per la ristrutturazione della Piscina di Via Zarotto o è destinata a rimanere solo un progetto sulla carta?
la “co-progettazione” che riecheggia in quest’aula sempre come un mantra, diventerà prima o poi anche realizzazione di progetti?
Vengo poi al tema più delicato e che mi avete sentito già affrontare molte altre volte in questo Consiglio e cioè quello che riguarda la visione del futuro di una Parma europea, attrattiva, fulcro di innovazione, inserita in un sistema di infrastrutture che ne consenta un concreto e sostenibile sviluppo economico, industriale, turistico e sociale.
Ci chiediamo come possa riuscire questa maggioranza, già caduta sull’Aeroporto, dimezzata sull’ultimo voto relativo alla Via Emilia Bis e risvegliatasi ambigua pure sul tema dello Stadio Tardini, trovare il coraggio e la forza di raccogliere intorno a sé istituzioni, forze imprenditoriali, politiche, sociali, educative e formative per progettare un nuovo sistema Parma che si proietti davvero in un periodo di medio-lungo termine e in cui anche alle infrastrutture possa essere riservato, senza paure, un ruolo di agente positivo di crescita.
Purtroppo oggi, ci pare che la città non possa contare su una maggioranza compatta e certa della strada che vuole tracciare per il futuro.
Compendiamo bene lo sforzo che il Sindaco sta facendo per ricucire quotidianamente strappi interni piccoli e grandi ma riteniamo che queste energie vadano riposte altrove e cioè nel progettare, costruire e realizzare la Parma del futuro di cui parlavo prima e non certo quella delle liti tutte interne della maggioranza o meglio interne al maggior partito di maggioranza.
Se così sarà, cioè se il tempo e le energie e le competenze di questa Amministrazione si rivolgeranno finalmente alla programmazione seria e condivisa del futuro di una città e di una comunità che ha tutte le potenzialità di proporsi come guida di un territorio intero, saremo pronti a riflettere insieme su un percorso comune.
Oggi tuttavia questa volontà ci pare ancora molto instabile e precaria per questo oggi il voto del gruppo di Azione sul questo bilancio preventivo non potrà essere positivo.
Conferenza stampa congiunta dei gruppi consiliari di Azione e Civiltà Parmigiana su analisi del voto sul bilancio di previsione
Parma, 27/12/2023 - Ben comprendiamo le difficoltà dovute ad agenti esterni che hanno influito anche quest’anno in modo negativo sul bilancio primi fra tutti l’inflazione e i tagli dei trasferimenti statali. Tuttavia proprio in situazioni di emergenza riteniamo che sia necessario riflettere su soluzioni il più possibile condivise e coraggiose.
Non nascondiamo che su alcuni temi apprezziamo il lavoro svolto e proposto dal Sindaco e dalla sua Giunta: per esempio sul sociale a partire dal progetto di housing e co-housing sociale. Anche l’entusiasmo sulla proposta di Parma Capitale europea dei Giovani è sicuramente apprezzabile. Così come, nonostante fin da subito non abbiamo fatto mancare le nostre critiche ai progetti finanziati dal PNRR, siamo rassicurate dal fatto che le tempiste di raggiungimento degli obiettivi siano state rispettate.
Ci sono tuttavia altri temi che ci preoccupano molto.
Sui servizi educativi è inaccettabile il ritardo con cui si è arrivati ad individuare il problema delle liste d’attesa e i relativi mancati accordi tra il pubblico e i gestori privati.
La gestione del tema della sicurezza e del commercio, sia in centro storico che nei quartieri, crediamo debba essere trattata in modo più incisivo unitamente al tema del decoro urbano e della riorganizzazione della raccolta differenziata.
Sul PUG nutriamo diverse importanti perplessità che speriamo possano trovare presto risposte meno teoriche e più puntuali.
La partecipazione, tema di volontà squisitamente politica, a più di un anno e mezzo dall’insediamento di un assessore pressochè dedicato, rimane un mistero che tuttavia sta affossando la voglia di impegnarsi anche dei cittadini più volenterosi.
In extremis abbiamo visto invece una rinnovata attenzione al problema della mancanza di fondi al canile sanitario-veterinario e monitoreremo che le promesse vengano mantenute.
La nostra vera preoccupazione però continua ad essere quella legata alle forti ed importanti divisioni interne alla maggioranza e in particolare al partito di maggioranza relativa, il Partito Democratico. Anche gli ultimi tentativi di giustificazione che abbiamo letto nelle recenti interviste del Sindaco e dei due Segretari del Pd confermano quanto le tensioni interne continuino ad assorbire tempo ed energie che potrebbero essere invece dedicate alla città.
Ormai è chiaro che non si può continuare a declassare il tema dell’aeroporto ad un incidente di percorso. Infrastrutture, Via Emilia Bis, partecipazione si sono dimostrati ulteriori argomenti di contrasto. Vedremo cosa accadrà con lo Stadio.
Non abbiamo mai fatto mancare il sostegno al Sindaco e a questa Amministrazione quando negli interessi della città e dei cittadini di Parma. Continueremo a lavorare in modo serio, puntuale e propositivo sui temi aspettandoci tuttavia un forte segnale di cambiamento in questa Giunta.
Serena Brandini
Capogruppo – Gruppo consiliare Azione
Maria Federica Ubaldi
Capogruppo – Gruppo consiliare Civiltà Parmigiana