"120° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI FERNANDO SANTI: IMPEGNO PER UNA PROPOSTA CONDIVISA"
Comunicazione al Consiglio Comunale del 7/11/2022
"120° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI FERNANDO SANTI: IMPEGNO PER UNA PROPOSTA CONDIVISA"
Comunicazione al Consiglio Comunale del 7/11/2022
Lunedì prossimo 14 novembre 2022 è stato organizzato un evento pubblico presso la Sala Borri della Provincia di Parma per ricordare il 120esimo anniversario della nascita di Fernando Santi.
Fernando Santi, nato a Parma nella frazione di Golese il 13 novembre del 1902, fu segretario generale della CGIL insieme a Giulio Pastore e Giuseppe Di Vittorio, rappresentandone la componente socialista e riformista. Fu deputato della Repubblica italiana nella I, II, III e IV legislatura dal 1948 al 1968.
Inizia il suo impegno in politica e nel sindacato da giovanissimo: appena quindicenne fonda a Golese un circolo giovanile del PSI, organizzando comizi nei comuni della zona e collaborando al quindicinale Per la vita, fondato dal socialista rifomista Giovanni Faraboli. Nel 1920 è Segretario della Federazione Provinciale Socialista e Vicesegretario della Camera del Lavoro di via Imbriani. Nel 1922 lo vediamo presente anche sulle barricate; solo più tardi si venne a conoscenza che sua era l’anonima cronaca dell’evento sull’Avanti! che esaltò il carattere popolare e unitario della vittoriosa resistenza armata.
Santi è stato un riferimento importante per il mondo del lavoro ed è stato un esempio, universalmente riconosciuto, di impegno proficuo e massima dedizione alla cosa pubblica e al bene altrui. Rappresentò e fu attivamente impegnato nella tutela dei diritti dei lavoratori con particolare attenzione ai giovani, alle donne e agli emigrati.
Vorrei riportare una frase di Santi sui giovani che mi pare di molta attualità:
“non esiste una crisi della gioventù. Esiste solo una crisi della società italiana, ancora dominata da una classe che non sente il linguaggio e le esigenze dei giovani perché guarda al passato di cui tutto vuole conservare attraverso un immobilismo sociale (…) vuole una gioventù in seno alla quale si possa seminare la cattiva semente della rinuncia e della rassegnazione” (Santi F., Lavoro pace vita felice alla gioventù italiana, La stampa moderna, 1951, pag. 9).
Anticipo qui oggi il mio impegno a portare all’attenzione di questo Consiglio, del Sindaco e della Giunta, nelle forme condivise che riterremo più adatte, l’opportunità di valutare insieme l’avvio di un percorso che possa consentire di recuperare l’immobile della casa natale di Santi con l’obiettivo di realizzare, in una zona della città particolarmente deficitaria di strutture pubbliche a vocazione sociale e culturale, un Centro civico aggregativo (sul modello del Centro Bizzozzero nel quartiere Cittadella) e che possa diventare anche la sede di iniziative culturali intitolate a Santi che si richiamino al suo impegno e alla sua storia personale, professionale e istituzionale.