"CARO AFFITTI PER STUDENTI"
Comunicazione al Consiglio Comunale del 15/05/2023
"CARO AFFITTI PER STUDENTI"
Comunicazione al Consiglio Comunale del 15/05/2023
Da alcuni giorni anche gli studenti di Parma si sono uniti alla protesta già in atto in molte grandi città universitarie italiane contro il caro-affitti. A Parma gli studenti fuori sede sono circa 17.000, numero che pone Parma al terzo posto dopo Bologna e Venezia mentre i posti letto totali a diposizione, tra offerta residenziale strutturata e gestita si attesta intorno ai 1670 posti che rappresentano meno del 10% delle richieste. Il numero è sicuramente significativo se paragonato alla media nazionale ma come suggerito anche dalle parole del Rettore Andrei giusto qualche giorno fa, il tema della ricerca degli alloggi per gli studenti continua a rimanere un grande problema anche per la nostra città come per le altre grandi città universitarie.
Gli studenti non fanno bene a protestare, fanno benissimo! Non solo per una questione di principio che vede in questo caso il diritto alla casa strettamente legato al diritto allo studio e alle pari opportunità d’accesso, ma anche perché gli studenti oggi, mi viene da dire “finalmente”, chiedono con forza alla politica soluzioni concrete ai loro problemi concreti. Problemi che oggi riguardano il loro presente ma le cui conseguenze avranno ripercussioni sul loro progetto professionale e sul loro futuro di lavoratori e persone.
Con il recente sblocco di 660 milioni di euro della Riforma 1.7 della Missione 4 del PNRR, l’obiettivo è quello di costruire 52.500 nuovi posti letto entro il 2026. Sappiamo già da ora che l’obiettivo non potrà rispondere a tutta la domanda di alloggi ma sicuramente va portato a casa e l’unico modo per farlo è che il pubblico e il privato insieme collaborino senza indugi. Su questa strada ha lavorato anche il nostro gruppo parlamentare presentando un emendamento alla legge di conversione del Decreto PNRR a prima firma del Senatore Lombardo di Azione che è stato approvato e che appunto apre al coinvolgimento anche del settore privato e degli enti di edilizia residenziale tra i possibili beneficiari di queste risorse del PNRR. Venerdì scorso è partita la procedura per la mappatura degli immobili liberi che potranno essere destinati ad alloggi o residenze universitarie.
Adesso arriva quindi anche il momento degli enti territoriali che sono chiamati a fare la loro parte.
Occorre che le Regioni adottino quanto prima la loro competente normativa di attuazione.
Che i Comuni supportino i privati nella individuazione delle aree da riqualificare e che lavorino alla costruzione e all’inserimento di criteri che favoriscano e garantiscano l’accessibilità dei nuovi alloggi anche agli studenti meno abbienti e più vulnerabili.
Ma soprattutto che ci sia la volontà politica di avviare progetti di edilizia residenziale universitaria con procedure accelerate, semplificate e con tempi certi.
Serena Brandini
Capogruppo Azione